Otorinolaringoiatria

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Poliposi nasale e sinusite cronica

Polisonnografia

Naso chiuso ed allergie

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Terapia degli acufeni

Poliposi nasale

Sinusite cronica

Interventi in sala operatoria



LA SOLUZIONE AMBULATORIALE CON IL LASER

 

 

CAUSE

Secondo le ultime acquisizioni sulle cause della poliposi nasale, rivestirebbe un ruolo importante una anomalia del metabolismo dell'acido arachidonico (contenuto in molti alimenti), per cui i pazienti affetti dalla malattia sono spesso invitati ad evitare l'assunzione di frutta secca, salmone, ostriche, caviale e di tutti gli oli di semi. L’unico olio “innocuo” è l'olio di oliva (anche nel cucinare i cibi). Frequentemente nei pazienti affetti da poliposi nasale esistono allergie o intolleranze all'acido acetilsalicilico e alla penicillina, quindi dovrebbe essere evitata l'assunzione di farmaci antinfiammatori a base di salicilati o di antibiotici a base di penicillina e derivati (cefalosporine). Anche il cloro risulta essere molto dannoso per la mucosa nasale con tendenza a degenerare in polipi: la piscina può pertanto essere un ambiente controindicato nel contesto di tale patologia.

 

SINTOMI

La crescita dei polipi nasali determina il blocco dello scambio di aria tra il naso e i seni paranasali e le secrezioni prodotte dai seni paranasali non drenano più nel naso. In tal modo i seni paranasali si riempiono progressivamente di muco; ciò impedisce la normale ventilazione e favorisce lo sviluppo di un ambiente con poco ossigeno. Laddove vi sia scarsa ossigenazione dei tessuti si osserva un aumentato rischio di infezioni e maggior tendenza alla cronicizzazione della malattia. In pazienti affetti da asma bronchiale la presenza di rinosinusite polipoide aggrava il broncospasmo (sindrome rino-bronchiale), con necessità di aumentare il dosaggio dei farmaci per il controllo dell’asma. Inoltre la presenza di polipi nelle fosse nasali impedisce parzialmente o totalmente all’aria inspirata di raggiungere la fessura olfattiva: ne deriva riduzione o totale scomparsa dell’olfatto (iposmia/anosmia), cui spesso si accompagnano disturbi del gusto. Il recupero della percezione degli odori e dei sapori è tanto più possibile, quanto prima si effettui un trattamento corretto della poliposi nasale. Naso chiuso, russamento ed alitosi sono fra i sintomi che più di frequente conducono il paziente all’osservazione dell’otorinolaringoiatra.

 

DIAGNOSI


L’endoscopia nasale a fibre ottiche con registrazione su supporto dvd è l’esame diagnostico fondamentale che permette di osservare direttamente le fosse nasali e gli spazi di comunicazione con i seni paranasali. Con la tomografia computerizzata (TAC) si studiano radiologicamente i seni paranasali e si identifica la reale estensione della malattia. Dalla combinazione dei dati ottenuti da questi due esami si deriva una diagnosi accurata ai fini della più appropriata scelta terapeutica.



LA TERAPIA AMBULATORIALE CON IL LASER


La terapia medica con cortisone (spray nasale, per via orale e/o per iniezioni intramuscolari) può limitare la crescita dei polipi negli stadi più lievi della patologia, ma non può essere risolutiva. La terapia più efficace è quella chirurgica, realizzabile in modo minimamente invasivo con le più moderne tecnologie Laser. Il sottile raggio luminoso del Laser agisce vaporizzando la muscosa polipoide senza sanguinamento e consentendo una visione ottimale di tutte le aree del naso interessate dalla malattia.

 

 

Oggi, la terapia Laser consente:
 

  • di trattare con ottimi risultati le recidive evitando di prolungare le terapie con il cortisone;

  • di poter trattare casi difficili nei quali esistono gravi controindicazioni alla anestesia generale (soggetti molto anziani, asmatici, cardiopatici);

  • di evitare il ricovero ospedaliero (l'intervento è ambulatoriale);

  • di evitare l'anestesia generale (si usa la semplice anestesia locale);

  • di evitare il tamponamento nasale;

  • di riprendere le proprie occupazioni già il giorno successivo alla procedura Laser.

 

Si definisce poliposi nasale una malattia cronica della mucosa nasale frequentemente associata ad allergia inalatoria (pollini, polveri ed altre sostanze) o ad intolleranza ad alcuni farmaci (acido acetilsalicilico, penicillina e derivati). La mucosa infiammata si trasforma in tessuto in eccesso, di colorito pallido e di aspetto gelatinoso, quasi traslucido (polipo). L'eziologia (la causa) è molto spesso solo presuntiva. Il polipo nasale, quindi, non rappresenta la malattia, ma il sintomo più evidente di essa.


 

last update: 3 febbraio 2010