Fisiatria    

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Laserterapia CO2

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Terapia manuale


 

L'apparecchio per la produzione di raggio laser è costituito da un mezzo attivo (solido, liquido o gassoso), fornitore degli atomi che, adeguatamente eccitati (da una reazione chimica, una luce ad alta intensità, o una radiazione elettromagnetica) emettono fotoni i quali, tramite un risonatore a 2 specchi, vengono opportunamente organizzati, amplificati e collimati.

Le potenze che si riescono ad ottenere sono molto elevate, sino a qualche centinaio di Watt; il laser a CO2 può essere dotato di un braccio meccanico con specchi riflettenti all'interno che, indirizzando la luce su una lente defocalizzante, consentono di ridurre la potenza, rendendo il fascio lineare e permettono un effetto scanner simile a quello dei laser a bassa potenza (He-Ne). Il passaggio di energia luminosa produce, per effetto Joule, un riscaldamento tissutale.

 

 

Effetti biologici

 

La laser terapia produce sul substrato un effetto antalgico, antiflogistico (antiedemigeno) e biostimolante.

L'azione analgesica ed antiflogistica sembra dovuta sia all'aumento della temperatura indotto nei tessuti, sia ad una azione diretta del fascio laser sui tessuti (aumento della soglia del dolore con incremento delle endorfine circolanti, ecc.).

In vitro l'azione biostimolante si esplica a livello molecolare (aumento della produzione di ATP, ecc..), a livello cellulare con modificazione della fagocitosi, della proliferazione, della risposta immune e della motilità.



Indicazioni

 

Entesiti e tenosinoviti

  • epicondiliti

  • malattia di De Quervain

  • tendinite della cuffia dei rotatori e del bicipite

  • tendinite dell'achilleo

  • tendinite della zampa d'oca

  • tendinite degli adduttori

Patologia post-traumatica

  • stiramenti e strappi muscolari

  • borsiti

  • postumi dolorosi di distorzioni

  • postumi di fratture

  • ematomi

Reumatismi infiammatori

  • artrite reumatoide (soprattutto le piccole articolazioni)

  • spondilite anchilosante

Artrosi

  • artrosi delle mani e dei piedi

  • spondiloartrosi

Nevralgie

  • dolore nevralgico secondario a sindromi radicolari, sindromi canalicolari (sindrome del tunnel carpale)

  • nevralgia posterpetica

Altre indicazioni

  • sindrome fibromialgica

  • coccigodinie

  • patologia dell'articolazione temporo-mandibolare

  • ulcere atrofiche e varicose

  • acne

  • cellulite

 

Controindicazioni

  • presenza di stimolatore cardiaco

  • tessuti tumorali

  • gravidanza

  • soggetti epilettici

  • bambini (aree di crescita)

 

Effetti

 

L'intensità delle reazioni biologiche nei tessuti irradiati dipenderanno:

  • dalle caratteristiche del tessuto che può assorbire, riflettere e trasmettere l'energia

  • dalla lunghezza d'onda

  • dalla densità di potenza

  • dall'inclinazione del raggio laser utilizzato (il fascio deve essere il più possibile ortogonale rispetto alla superficie da trattare per evitare la rifrazione)

  • dal tempo di esposizione dalla vascolarizzazione del tessuto irradiato

L'espressione LASER è l'acronimo di Light Amplificator by Stimulated Emission of Radiation (amplificazione di luce per mezzo di emissione stimolata di radiazioni). La luce laser, che è stimolata e non riscontrabile in alcun fenomeno naturale, è polarizzata, cioè vibra coerentemente su un solo piano, è monocromatica, in quanto prodotta da una sola frequenza e con un'unica lunghezza d'onda, è in coerenza di fase.

 

last update: 3 febbraio 2010