Terapia del dolore cranio cervico-mandibolare

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ELIMINAZIONE DELLE PATOLOGIE ASSOCIATE

Svariate patologie sono state associate ai DCCM, sole o in combinazione tra loro. La terapia di queste può risolvere o portare ad una sufficiente compensazione dei DCCM già di per sé.

 

 

 

disordini respiratori del sonno come apnea ostruttiva del sonno, ipopnea del sonno, russamento,  sindrome da ostruzione delle vie aeree superiori possono oggi essere diagnosticati e curati efficacemente nel nostro centro.

 

Fumo di sigaretta

 





l'Ansietà e stress eccessivi - burnout
, correlati alla professione o ai gravi fatti della vita

 

 

 

 

 

 

Uso eccessivo di sostanze stimolanti (caffè, the, cioccolato, bevande eccitanti  di vario tipo, farmaci di varia natura)

 



Condizioni neuropatologiche
quali Ipersensibilità cerebrale alla dopamina, o le malattie di Parkinson e Huntington.

Per queste ultime condizioni il centro collabora con neurologi, psicologi ed altre alte professionalità mediche abituate al lavoro in team con gli specialisti che qui operano.


TRATTAMENTO RIABILITATIVO COADIUVATO DALL’ USO DI DIME OCCLUSALI (BITE, SPLINT)

Su consiglio del dottor Martone e della sua equipe possono essere usati dei dispositivi particolari comunemente chiamati bite: completamente removibili, questi verranno applicati su di una delle due arcate dentarie durante la notte e permetteranno il più semplice ottenimento di una progressiva riduzione dell'attività muscolare, coadiuvando i medici del team nella riabilitazione e ricoordinazione della muscolatura della testa e del collo. In alcuni casi può diventare utile seguire una terapia farmacologica di supporto, appositamente calibrata dai medici del team. E’ indispensabile notare che questi dispositivi vengono costruiti individualmente, giacché quelli costruiti industrialmente non hanno mostrato alcuna efficacia.

 

 



RIEDUCAZIONE COMPORTAMENTALE E IGIENE POSTURALE

Questo ampio capitolo terapeutico ha il compito di identificare abitudini quotidiane in grado di sostenere e ampliare i disordini cranio cervico mandibolari e di destrutturarle, instaurando invece abitudini corrette a prevenzione delle recidive. Dall’onicofagia, all’alimentazione squilibrata, passando per abitudini  posturali scorrette nelle varie fasi della vita quotidiana, si procede alla disamina e ad un’attenta comprensione di come compensare correttamente queste condizioni parafisiologiche o patologiche.


 

 

RIABILITAZIONE DEL DANNO DENTALE

La forte tendenza all’abrasione dei denti è una caratteristica davvero molto spesso presente in chi soffre di disordini cranio cervico mandibolari. La protezione dei denti dai danni prodotti da questo stato patologico è fondamentale nel mantenimento della salute orale.  

 

 

 

Questa immagine ci mostra come un dente (estratto per frattura verticale) può divenire se non opportunamente protetto da una opportuna ricostruzione dello strato smalteo con materiali compositi o ceramici.  E’ visibile un dente incisivo inferiore, di cui si osserva la faccia masticatoria. Lo smalto (sostanza che rende bianchi e splendenti, ma anche robusti e longevi i denti, è completamente scomparso; la dentina, sostanza di cui è fatto il dente e la radice, più elastica ma decisamente meno resistente alla masticazione e di colore giallo, si è a sua volta consumata e crepata sino ad evidenziare la cavità contente la polpa (tessuto molle che si trova al centro di ogni dente, responsabile della sensibilità termo dolorifica del dente).

In poche parole è bene proteggere e ricostruire i denti consumati dal bruxismo salvo rischiare di perderli, o di causare malfunzionamenti della masticazione dovuti alla carenza di una forma efficace dei denti stessi.

 

PROTEZIONE MEDIANTE NITEGUARD

Una dima occlusale specifica può essere consigliabile, se non è possibile rimuovere completamente i fattori causali dei DCCM o le patologie associate, per proteggere i denti durante il sonno o le attività gravemente stressanti. E’ indispensabile notare che questi dispositivi vengono costruiti individualmente, giacché quelli costruiti industrialmente non hanno mostrato alcuna efficacia.

 

 

last update: 3 febbraio 2010