Terapia del dolore cranio cervico-mandibolare

A proposito di DCCM

I Dolori Cranio Cervico-Mandibolari

 

 

I disordini Cranio Cervico-Mandibolari (DCCM) sono un sottogruppo comune di disturbi del dolore oro-facciale. Esistono due tipi fondamentali di DCCM: MIOGENI ( di origine muscolare ) e ARTROGENI (di origine articolare).

 

Anatomia dell'articolazione CCM

 

L'articolazione CCM o ATM è un'articolazione ampia, rotante e mobile coperta da fibrocartilagine, a forma di palla da football (condilo), un cuscinetto fibroso (disco), un incavo foderato di fibrocartilagine (Fossa), legamenti, tendini, vasi sanguigni e nervi.

 

Il disco funziona come ammortizzatore e stabilizzatore degli urti che intercorrono fra il condilo e la fossa. Quanto la mandibola si apre, di norma il condilo ruota e poi scivola in avanti all'interno della fossa, sul disco tra il condilo e la fossa.

 

I muscoli della masticazione sono annessi alla mandibola (mascella inferiore), alla mascella (mascella superiore), al cranio e al collo. I muscoli della masticazione fanno aprire, chiudere, sporgere lateralmente e muovere la mascella, e ciò ci consente di parlare, masticare, e deglutire. I muscoli di sostegno alla masticazione (muscoli del collo e del cingolo scapolare) stabilizzano il cranio sul collo durante l'attività della mascella.

 

 

Tipi di DCCM

 

 

I DCCM MIOGENI (relativi ai muscoli) derivano solitamente da superlavoro, stanchezza o dalla tensione della mascella e dei muscoli di sostegno, con conseguente dolore alla mascella, alla testa e talvolta al collo.

 

DCCM ARTROGENI (relativi alle articolazioni) derivano di solito dall'infiammazione, malattia o dalla degenerazione dei tessuti duri e molli all'interno dell'Articolazione CCM. I disturbi artrogeni più comuni sono la capsulite e la sinovite (infiammazione), la lussazione del disco (chiamato anche disordine interno) e l'artrite degenerativa.

 

[traduzione della sezione "Informazioni per i pazienti" del sito dell'American Academy of Orofacial Pain]


 

last update: 3 febbraio 2010